Per introdurre la storia della parrocchia di Lourdes è utile fare un passo indietro: fu realizzata intorno al 1889 (inaugurata nel 1912 ed in un arco esterno ancora si può notare la data incisa 1890), venne realizzata da un nipote dell'arciprete Rosario Todaro (sacerdote a Campobello di Licata).
Il piccolo borgo cittadino del nostro paese si era espanso in quella zona, lungo la via Lourdes. Questa chiesa era vicaria della parrocchia di San Giuseppe, che lo divenne nel 1962. Il primo parroco è stato Don Liborio Giordano, il quale fu impegnato per la realizzazione della struttura, acquistando nel 1963 il terreno circostante.
Successivamente ebbe inizio la procedura di progettazione e finanziamento che venne completata nel 1985, (anche se le fondazioni vennero benedette nel 1982 dal sacerdote Monsignor Amedeo La Mattina). La chiesa era piccola e le funzioni venivano espletate nella chiesa dell'Addolorata, fino al momento dell’inaugurazione, dal Monsignor Bonmarito. La chiesa fu progettata dall’ architetto Aldo Mandracchia, caratterizzata da forte simbolismo con una forma a M in tutta altezza, dando anche una certa interpretazione, un simbolismo della Madonna: è per questo motivo che venne dedicata alla Madonna di Lourdes, come se fosse il punto d’ incontro tra la terra e il cielo.
All'interno possiamo trovare diverse opere: come il simulacro, la “Madonna di Lourdes” che arriva a Campobello di Licata nel 1963 e proveniente da Ortisei. Possiamo trovare due quadri, i quali sono stati realizzati da una nostra concittadina, Dina Giardina, una pittrice un po' sui generis. Lei era esperta nel realizzare volti sindonici e cercava di crearli con tumefazioni e ferite con ad esempio gocce di sangue.
Troviamo anche delle opere che sono state trasportate dalla chiesa dell'Addolorata, opere importanti quali ad esempio “Santa Rita da Cascia” e il “Sacro Cuore di Gesù”.
Gli arredi sono realizzati a demi ciclo, anche se oggi non si vede più, si può osservare come la pavimentazione abbia delle tonalità di azzurro, perché Padre Giordano amava tantissimo il simbolismo artistico.
I grandi riquadri delle vetrate sono stati realizzati con tessere musive, la prima progettazione venne affidata Gaetano Alongi e sono state completate da una ditta di Napoli seguendo lo stesso disegno.
Per quanto riguarda il “Sacro Cuore di Gesù” è un'opera realizzata da Francesco Biancardi, scultore napoletano che ha avuto successo prima a Civitanova, poi a Mussumeli ed infine a Caltanissetta.
“Il santuario della Madonna dell’Aiuto” è un’opera del 1880, non è firmata, ma possiamo notare un segno caratteristico alla base della volta: i sandali come riconoscimento di Francesco Biancardi, grazie alle merlature.
L’ interno della grotta, che si trova nel cortile della chiesa, è stato realizzato durante il periodo di Silvio Benedetto, il quale ha realizzato i bronzi.
La Chiesa Madre fu edificata nell'estate del 1681 per volontà del Barone Raimondo Sammartino. Originariamente di dimensioni modeste (20x7 metri) e caratterizzata da un prospetto semplice e rude, fu ampliata nel 1760 per iniziativa di Padre Ludovico da Mazzarino. Gli elementi architettonici della chiesa primitiva sono ancora visibili, poiché costituiscono il transetto della costruzione attuale. Nel 1758, la chiesa venne elevata a Parrocchia e, nello stesso anno, ad Arcipretura. La pianta è a croce latina, con tre navate sostenute da pilastri di sezione a croce. Lo stile ionico, presente sia all'interno che sulla facciata, rappresenta l'elemento unificatore dell'intera struttura. La monumentale facciata, in stile rinascimentale siciliano, fu iniziata nel 1869 e completata nel 1875 con l'aggiunta del campanile e dell'orologio, ad opera di maestranze locali e scalpellini forestieri. Nel 1947, la chiesa fu consacrata a Maria Santissima dell'Aiuto e elevata a Santuario. Il portale in marmo, sormontato dalla statua della Madonna dell'Aiuto, risale al 1958. Nel 1997 furono avviati i lavori di restauro dell'intero complesso, completati l'anno successivo, durante i quali furono sostituite due campane.