Il Palazzo Buffoni, attuale sede del Comune di Campobello di Licata, è uno degli edifici storici più significativi della cittadina, grazie al suo valore storico, artistico e architettonico. Costruito nella seconda metà del XIX secolo, il palazzo fu concepito come residenza della nobile famiglia Buffoni, tra le più influenti della comunità locale. La sua costruzione, che rifletteva la ricchezza e il prestigio della famiglia, era destinata a consolidare la loro autorità e importanza nella vita sociale ed economica del paese.
Nel corso del tempo, il palazzo ha subito diverse trasformazioni. Durante il XX secolo, l'edificio fu progressivamente ceduto al Comune di Campobello di Licata, diventando la sede dell’amministrazione locale. Questa transizione ha segnato un adattamento del palazzo alle nuove esigenze della comunità, trasformandolo in un punto di riferimento istituzionale oltre che storico. Oggi, il Palazzo Buffoni è non solo la sede ufficiale del Comune, ma anche un monumento simbolico che testimonia le vicende storiche di Campobello di Licata.
Dal punto di vista architettonico, il Palazzo Buffoni rappresenta uno dei migliori esempi di stile neoclassico in Sicilia, caratterizzato dall'armonia delle proporzioni e dalla sobrietà delle decorazioni. La facciata principale, che si affaccia su una delle piazze principali della cittadina, è scandita da lesene e cornici, elementi che conferiscono all'edificio un senso di maestosità e ordine. Il portale d'ingresso introduce in un ampio atrio che conduce alle diverse sale interne. Le finestre, disposte in modo regolare lungo la facciata, sono sormontate da cornici lineari che riflettono il gusto neoclassico, donando all’edificio una sobria eleganza.
All'interno, il palazzo conserva numerosi elementi originali, come stucchi e affreschi che richiamano il gusto estetico dell’epoca. I pavimenti in marmo e le scale in pietra accentuano l'atmosfera di solennità e prestigio che caratterizza l'edificio, in linea con il ruolo rappresentativo che ha rivestito nel corso della sua storia. Il Palazzo Buffoni, oltre a essere una sede amministrativa, costituisce dunque un simbolo della memoria storica e culturale di Campobello di Licata, un luogo dove il passato e il presente si intrecciano, raccontando le radici e l’identità della comunità locale.
La Chiesa Madre fu edificata nell'estate del 1681 per volontà del Barone Raimondo Sammartino. Originariamente di dimensioni modeste (20x7 metri) e caratterizzata da un prospetto semplice e rude, fu ampliata nel 1760 per iniziativa di Padre Ludovico da Mazzarino. Gli elementi architettonici della chiesa primitiva sono ancora visibili, poiché costituiscono il transetto della costruzione attuale. Nel 1758, la chiesa venne elevata a Parrocchia e, nello stesso anno, ad Arcipretura. La pianta è a croce latina, con tre navate sostenute da pilastri di sezione a croce. Lo stile ionico, presente sia all'interno che sulla facciata, rappresenta l'elemento unificatore dell'intera struttura. La monumentale facciata, in stile rinascimentale siciliano, fu iniziata nel 1869 e completata nel 1875 con l'aggiunta del campanile e dell'orologio, ad opera di maestranze locali e scalpellini forestieri. Nel 1947, la chiesa fu consacrata a Maria Santissima dell'Aiuto e elevata a Santuario. Il portale in marmo, sormontato dalla statua della Madonna dell'Aiuto, risale al 1958. Nel 1997 furono avviati i lavori di restauro dell'intero complesso, completati l'anno successivo, durante i quali furono sostituite due campane.