Nel cuore di Campobello di Licata si erge il maestoso Palazzo Bella - Cammarata, una dimora storica dall'eleganza senza tempo, costruita nel 1747. Questo edificio, testimonianza di un'epoca passata, ha mantenuto intatta la sua magnificenza grazie ai costanti restauri e all'attenzione dei suoi proprietari, che nel corso dei secoli ne hanno custodito con cura l'integrità. Il palazzo prende il nome dalla nobile famiglia Bella, che ne commissionò la costruzione. Con la sua imponente facciata in stile neoclassico, arricchita da paraste in pietra sfaccettata e sette maestosi balconi, domina via Umberto, conferendo alla via un'aura di solennità e prestigio.
La proprietà passò successivamente al dottor Costantino Cammarata, noto medico del XX secolo, che fece del palazzo la residenza della sua famiglia. Il Palazzo Bella - Cammarata è un luogo dove l'arte e la storia si intrecciano in maniera suggestiva. I suoi quattro saloni, perfetti per eventi e celebrazioni, rappresentano un vero e proprio viaggio nel tempo. La "Sala del Vescovo" è il cuore pulsante del palazzo: i suoi affreschi, realizzati dal pittore siciliano Olivio Sozzi, offrono uno spettacolo di rara bellezza. Sul soffitto troneggia la figura di "La Musa Saturnia", una delicata rappresentazione femminile che tiene una pergamena con l'iconica frase di Galileo Galilei, "Eppur si muove". Questo affresco, intitolato "L'Allegoria della Sapienza", celebra la conoscenza e il sapere, aggiungendo un tocco di profondità culturale al palazzo.
Di particolare rilievo sono anche i pavimenti in ceramica, probabilmente di origine napoletana, che arricchiscono gli interni con eleganza e raffinatezza. La "Sala delle danze" evoca, con il suo soffitto in stile Liberty, il fascino della Belle Époque palermitana, omaggiando l'architetto Ernesto Basile, uno dei protagonisti di quell'epoca d'oro. Questo ambiente regala agli ospiti la sensazione di rivivere un passato di grande bellezza e raffinatezza.
Nel corso degli anni, il Palazzo Bella - Cammarata è stato riconosciuto come bene di interesse storico dalla Sovrintendenza delle Belle Arti di Agrigento e dal Fondo Ambiente Italiano (FAI). Grazie alla dedizione degli attuali proprietari, oggi il palazzo è stato trasformato in un esclusivo Bed and Breakfast e una location d'eccezione per eventi culturali e cerimonie. Gli ospiti che vi soggiornano possono immergersi nell'atmosfera unica della Sicilia antica, vivendo momenti indimenticabili in un luogo dove la storia e la bellezza si incontrano per raccontare storie senza tempo.
La Chiesa Madre fu edificata nell'estate del 1681 per volontà del Barone Raimondo Sammartino. Originariamente di dimensioni modeste (20x7 metri) e caratterizzata da un prospetto semplice e rude, fu ampliata nel 1760 per iniziativa di Padre Ludovico da Mazzarino. Gli elementi architettonici della chiesa primitiva sono ancora visibili, poiché costituiscono il transetto della costruzione attuale. Nel 1758, la chiesa venne elevata a Parrocchia e, nello stesso anno, ad Arcipretura. La pianta è a croce latina, con tre navate sostenute da pilastri di sezione a croce. Lo stile ionico, presente sia all'interno che sulla facciata, rappresenta l'elemento unificatore dell'intera struttura. La monumentale facciata, in stile rinascimentale siciliano, fu iniziata nel 1869 e completata nel 1875 con l'aggiunta del campanile e dell'orologio, ad opera di maestranze locali e scalpellini forestieri. Nel 1947, la chiesa fu consacrata a Maria Santissima dell'Aiuto e elevata a Santuario. Il portale in marmo, sormontato dalla statua della Madonna dell'Aiuto, risale al 1958. Nel 1997 furono avviati i lavori di restauro dell'intero complesso, completati l'anno successivo, durante i quali furono sostituite due campane.