È evidente a tutti coloro che visitano Piazza Aldo Moro che esiste una continuità estetica con Piazza XX Settembre, la pavimentazione, infatti, sebbene non sia identica, è molto simile a quella della piazza maggiore, creando così un legame visivo tra le due piazze, seppur Piazza Aldo Moro sia più piccola e raccolta. Per quanto riguarda la denominazione, oggi essa è conosciuta come Piazza Aldo Moro, ma in passato ha avuto altri nomi. Originariamente, era chiamata Piazza del Popolo e, ancora prima, Piazza Ciano, in onore del genero di Benito Mussolini. Questo cambiamento di nome riflette come la storia politica influenzi i luoghi e ne modifichi l’identità nel tempo. Cinquant’anni fa, il paesaggio di questa piazza era molto diverso. Al centro non vi era l’attuale fontana, bensì una fontana ovale, realizzata dall’artista locale Totò Pagliarello, successivamente rimodulata per far posto all’attuale Fontana delle Fanciulle, omaggio dell’artista Silvio Benedetto alla giovinezza e alla donna. Un altro elemento distintivo della piazza di cinquant’anni fa era un bar gestito da Farrugello, punto di ritrovo centrale per intere generazioni.
La Chiesa Madre fu edificata nell'estate del 1681 per volontà del Barone Raimondo Sammartino. Originariamente di dimensioni modeste (20x7 metri) e caratterizzata da un prospetto semplice e rude, fu ampliata nel 1760 per iniziativa di Padre Ludovico da Mazzarino. Gli elementi architettonici della chiesa primitiva sono ancora visibili, poiché costituiscono il transetto della costruzione attuale. Nel 1758, la chiesa venne elevata a Parrocchia e, nello stesso anno, ad Arcipretura. La pianta è a croce latina, con tre navate sostenute da pilastri di sezione a croce. Lo stile ionico, presente sia all'interno che sulla facciata, rappresenta l'elemento unificatore dell'intera struttura. La monumentale facciata, in stile rinascimentale siciliano, fu iniziata nel 1869 e completata nel 1875 con l'aggiunta del campanile e dell'orologio, ad opera di maestranze locali e scalpellini forestieri. Nel 1947, la chiesa fu consacrata a Maria Santissima dell'Aiuto e elevata a Santuario. Il portale in marmo, sormontato dalla statua della Madonna dell'Aiuto, risale al 1958. Nel 1997 furono avviati i lavori di restauro dell'intero complesso, completati l'anno successivo, durante i quali furono sostituite due campane.